Solo un piccolo disclaimer...
Pur non essendo un giornalista, come invece ho a sorpresa scoperto per quanto riguarda l'intervistato d'eccezione Luca Perolo, reception manager e formalmente mio tutor per queti due mesi di stage all'OBG, ho provato lo stesso ad imbastire un'intervista il più possibile dettata dalla curiosità pura e non da una scaletta predeterminata. Ringrazio Luca per avermi regalato una buona mezz'ora del suo tempo per darmi modo di approfondire alcuni aspetti dell'OBG visti dall'occhio di chi queste cose le ha vissute più o meno dall'inizio.
Ho fatto solo dei leggeri editing per evitare un linguaggio eccessivamente informale (soprattutto le domande), ma spero di aver mantenuto correttamente il pensiero di Luca. |
Intervista a Luca Perolo, reception manager dell'OBG.
Come nasce l'idea di Ostello Bello?
E' sempre stata un sogno di molti di noi. Nel 2005 le prime riunioni, la compagine attuale si è creata circa 5 anni fa. Siamo un gruppo di amici, siamo stati compagni di liceo o di università, fra noi ci sono amicizie di lungo corso.. abbiamo sempre viaggiato in giro per il mondo, abbiamo sempre viaggiato per ostelli, e ci siamo resi conto che a Milano questa soluzione non c'era.. ci siamo detti..perchè non concretizziamo? L'impulso della idea iniziale, principalmente sotto la spinta di Carlo( Dalla Chiesa ndR) ci ha permesso di passare dalle chiacchere alla pratica. Il gruppo iniziale contava circa 10 amici. Pietro (Vecchi, ndR) si è occupato della ricerca di immobili, quando stavamo chiudendo la trattativa di 2 anni ad Ergano, poi mentre quella sembrava sfumare è venuta fuori la possibilità di aprire in via Medici.. noi conoscevamo comunque ancora poco di tutto ciò che gira intorno all'apertura di un ostello. Ma i 3 soci fondatori si sono lanciati a tempo pieno sul progetto, curando la gestione del cantiere, creandosi competenze partendo poco più che da zero. Questo probabilmente è stato il vero miracolo, acquisire conoscenze professionali partendo da conoscenze superficiali. Ora non è più un gioco.
Come si capiscono le misure delle quote per i soci, quanto investire, insomma.. i numeri?
Tramite consulenze, principalmente. Dopodichè è stata definita la struttura commerciale di partenza, il capitale sociale è stato fissato a 20000 euro, l'1% della società quando è nata valeva 6000 euro.
Avete avuto difficoltà di regolamentazione urbana particolari?
Come mai non erano presenti altri ostelli in città?
Non esistevano perchè si pensava che Milano non fosse una città "pronta" per accogliere ostelli, sai, la visione per la quale Milano è una meta più d'affari che altro, ma questo è falso: in realtà il contesto low cost è perfetto per la gioventù metropolitana europea.. L'idea geniale alla fine è stata il mettere in pratica quello che sapevamo essere un'idea vincente, è servita molta logica, la nostra presenza ha riempito un vuoto.
Come vi siete fatti conoscere?
Altra particolarità: nessun ufficio stampa, zero soldi spesi in comunicazione! E stata la location a fare moltissimo, il bar in pochisimo tempo è diventato un riferimento, i milanesi lo frequentano volentieri perchè si sentono un po' all'estero, il bar è ancora un centro d'attrazione clamorosa per Milano. E' stato un crescendo, il passaparola, i sabati con 300 persone..
Le formule come la cena buffet gratis, la cucina sempre aperta con il cibo messo a disposizione.. sono state decise subito o sono venute in seguito?
Subito.Noi volevamo che l'ostello fosse come una casa, dove il caffè è sempre pronto, c'è la frutta, la cucina a disposizione h24 sempre piena.. tutto questo era già nelle idee iniziali.
E invece.. le caratteristiche vincenti "trovate in corsa"?
Le strutture, gli investimenti sui letti. I letti a castello non devono cigolare o fare rumore, devono essere solidi, d'acciaio, 5 cm di spessore.. abbiamo capito l'importanza di essere sempre dalla parte dell'ospite a costo di perderci, ad esempio: il wifi deve essere il migliore! Non serve a nulla dare il mezzo servizio. E il wifi portatile è stato un altro grande miglioramento. Un' altra cosa: la colazione disponibile sempre, anche alle 4 del pomeriggio. L'ospite ne ricava una sensazione di serenità che si porterà dietro per tutto il soggiorno.
Qual è l'importanza degli spazi all'aperto? Dehors e terrazze?
Beh.. è relativa. All'OB abbiamo avuto la fortuna di trovarle. Ovvio che sono un plus, ma ancora più importante è una location.. nel "cuore della battaglia".
Quali sono le caratteristiche che cercate in un immobile, oltre alla location strategica?
Luogo e dimensione.. Immobili in punti di intenso passaggio di grandi città italiane, in centro, posti grandi che puntano ad ospitare da 150 persone in su. E' da questi numeri che ottieni i risultati.
In quanto tempo si torna alla pari dall'investimento?
Gli investimenti personali non sono ancora tutti ricoperti, ma per quanto riguarda la società, il pareggio di bilancio è stato raggiunto dopo appena un anno.
Puoi fornire alcuni numeri generali dell'OBG?
198 posti letto, 53 camere, l'occupazione media è del 75% circa. Prima spesa è il personale.
OB e OBG sono confrontabili?
No, questo è grande, l'altro è piccolo.
Un ostello si considera piccolo fino a 50 letti, medio fino a 150, grande fino a 250 posti, ce n'è uno a Venezia con 400 letti..
Ho visto dal vostro sito che avete vinto molti riconoscimenti. Come funziona il sistema dei premi?
Per noi è fondamentale la reputazione on line, la consideriamo praticamente Vangelo, attenzione "religiosa" alle review! Ma ne vale la pena, perchè è vero alla fine, che più hai un punteggio alto, più prenotazioni ricevi. Anche questa è stata una cosa che abbiamo capito subito. Booking, Hostelworld, Agoda.. in tutti questi siti chiedono di lasciare review, e queste fanno media. Poi ogni anno fanno una convention in cui premiano tutte le categorie. Ostello Bello vince come miglior ostello d'Italia da 4 anni consecutivi, l'OBG vince fra le new entries: nuovo ostello Large migliore al Mondo.
Una volta creato l'ostello, quali sono le cose più difficili o impegnative?
L'aspetto economico, capire i costi, come ridurli e massimizzare i profitti.
Qualcuno di voi era già esperto in questo?
Carlo era avvocato, un po' di competenze ce l'aveva, Pietro era laureato in Economia, Ceri (Nicola, il terzo fondatore, ndR) veniva dal cinema e quindi si intendeva un po' più di comunicazione..
La burocrazia è pesante?
Pesantissima. Non ci sono solo documenti, ma anche permessi, i lavori.. ci siamo scontrati su cose come le scale che non andavano bene e abbiamo dovuto riprogettarle e rifarle!.. i primi tempi c'era ancora abbastanza inesperienza, ormai adesso sappiamo come muoverci.
Com'è il rapporto con il vicinato?
E' un problema reale. Soprattutto in via Medici, abbiamo avuto un periodo in cui abbiamo fronteggiato tipo 18 ispezioni in 6 mesi, e il problema non era tanto l'essere in regola, avevamo tutti i documenti a posto…, ma la tranquillità nel fare il proprio lavoro.. All'OB le "rotture" vanno ad ondate, prima le riunioni in cui si va d'amore e d'accordo, poi però basta un concerto per fare riscoppiare un casino.
L' OB è un successo replicabile?
Ora c'è molta più concorrenza rispetto a quando abbiamo cominciato. Al vedere il successo di OB, consentimi di dirlo, molti si sono accodati.
Consigli per chi volesse intraprendere questo percorso?
E' difficile.. fra le cose da tenere sicuramente in conto l'importante è non dare tutto per scontato, non è una magia, ci vogliono idee precise e chiare il più possibile dall'inizio.
Con una bacchetta magica.. che faresti?
Hmmm… Una cucina funzionale, bella come quella di via Medici, che ci permetta la tavola calda, importante non tanto come rendita ma come servizio in più.
Grazie Luca, buon lavoro e buona fortuna per tutto.
Anche a te!
E' sempre stata un sogno di molti di noi. Nel 2005 le prime riunioni, la compagine attuale si è creata circa 5 anni fa. Siamo un gruppo di amici, siamo stati compagni di liceo o di università, fra noi ci sono amicizie di lungo corso.. abbiamo sempre viaggiato in giro per il mondo, abbiamo sempre viaggiato per ostelli, e ci siamo resi conto che a Milano questa soluzione non c'era.. ci siamo detti..perchè non concretizziamo? L'impulso della idea iniziale, principalmente sotto la spinta di Carlo( Dalla Chiesa ndR) ci ha permesso di passare dalle chiacchere alla pratica. Il gruppo iniziale contava circa 10 amici. Pietro (Vecchi, ndR) si è occupato della ricerca di immobili, quando stavamo chiudendo la trattativa di 2 anni ad Ergano, poi mentre quella sembrava sfumare è venuta fuori la possibilità di aprire in via Medici.. noi conoscevamo comunque ancora poco di tutto ciò che gira intorno all'apertura di un ostello. Ma i 3 soci fondatori si sono lanciati a tempo pieno sul progetto, curando la gestione del cantiere, creandosi competenze partendo poco più che da zero. Questo probabilmente è stato il vero miracolo, acquisire conoscenze professionali partendo da conoscenze superficiali. Ora non è più un gioco.
Come si capiscono le misure delle quote per i soci, quanto investire, insomma.. i numeri?
Tramite consulenze, principalmente. Dopodichè è stata definita la struttura commerciale di partenza, il capitale sociale è stato fissato a 20000 euro, l'1% della società quando è nata valeva 6000 euro.
Avete avuto difficoltà di regolamentazione urbana particolari?
Come mai non erano presenti altri ostelli in città?
Non esistevano perchè si pensava che Milano non fosse una città "pronta" per accogliere ostelli, sai, la visione per la quale Milano è una meta più d'affari che altro, ma questo è falso: in realtà il contesto low cost è perfetto per la gioventù metropolitana europea.. L'idea geniale alla fine è stata il mettere in pratica quello che sapevamo essere un'idea vincente, è servita molta logica, la nostra presenza ha riempito un vuoto.
Come vi siete fatti conoscere?
Altra particolarità: nessun ufficio stampa, zero soldi spesi in comunicazione! E stata la location a fare moltissimo, il bar in pochisimo tempo è diventato un riferimento, i milanesi lo frequentano volentieri perchè si sentono un po' all'estero, il bar è ancora un centro d'attrazione clamorosa per Milano. E' stato un crescendo, il passaparola, i sabati con 300 persone..
Le formule come la cena buffet gratis, la cucina sempre aperta con il cibo messo a disposizione.. sono state decise subito o sono venute in seguito?
Subito.Noi volevamo che l'ostello fosse come una casa, dove il caffè è sempre pronto, c'è la frutta, la cucina a disposizione h24 sempre piena.. tutto questo era già nelle idee iniziali.
E invece.. le caratteristiche vincenti "trovate in corsa"?
Le strutture, gli investimenti sui letti. I letti a castello non devono cigolare o fare rumore, devono essere solidi, d'acciaio, 5 cm di spessore.. abbiamo capito l'importanza di essere sempre dalla parte dell'ospite a costo di perderci, ad esempio: il wifi deve essere il migliore! Non serve a nulla dare il mezzo servizio. E il wifi portatile è stato un altro grande miglioramento. Un' altra cosa: la colazione disponibile sempre, anche alle 4 del pomeriggio. L'ospite ne ricava una sensazione di serenità che si porterà dietro per tutto il soggiorno.
Qual è l'importanza degli spazi all'aperto? Dehors e terrazze?
Beh.. è relativa. All'OB abbiamo avuto la fortuna di trovarle. Ovvio che sono un plus, ma ancora più importante è una location.. nel "cuore della battaglia".
Quali sono le caratteristiche che cercate in un immobile, oltre alla location strategica?
Luogo e dimensione.. Immobili in punti di intenso passaggio di grandi città italiane, in centro, posti grandi che puntano ad ospitare da 150 persone in su. E' da questi numeri che ottieni i risultati.
In quanto tempo si torna alla pari dall'investimento?
Gli investimenti personali non sono ancora tutti ricoperti, ma per quanto riguarda la società, il pareggio di bilancio è stato raggiunto dopo appena un anno.
Puoi fornire alcuni numeri generali dell'OBG?
198 posti letto, 53 camere, l'occupazione media è del 75% circa. Prima spesa è il personale.
OB e OBG sono confrontabili?
No, questo è grande, l'altro è piccolo.
Un ostello si considera piccolo fino a 50 letti, medio fino a 150, grande fino a 250 posti, ce n'è uno a Venezia con 400 letti..
Ho visto dal vostro sito che avete vinto molti riconoscimenti. Come funziona il sistema dei premi?
Per noi è fondamentale la reputazione on line, la consideriamo praticamente Vangelo, attenzione "religiosa" alle review! Ma ne vale la pena, perchè è vero alla fine, che più hai un punteggio alto, più prenotazioni ricevi. Anche questa è stata una cosa che abbiamo capito subito. Booking, Hostelworld, Agoda.. in tutti questi siti chiedono di lasciare review, e queste fanno media. Poi ogni anno fanno una convention in cui premiano tutte le categorie. Ostello Bello vince come miglior ostello d'Italia da 4 anni consecutivi, l'OBG vince fra le new entries: nuovo ostello Large migliore al Mondo.
Una volta creato l'ostello, quali sono le cose più difficili o impegnative?
L'aspetto economico, capire i costi, come ridurli e massimizzare i profitti.
Qualcuno di voi era già esperto in questo?
Carlo era avvocato, un po' di competenze ce l'aveva, Pietro era laureato in Economia, Ceri (Nicola, il terzo fondatore, ndR) veniva dal cinema e quindi si intendeva un po' più di comunicazione..
La burocrazia è pesante?
Pesantissima. Non ci sono solo documenti, ma anche permessi, i lavori.. ci siamo scontrati su cose come le scale che non andavano bene e abbiamo dovuto riprogettarle e rifarle!.. i primi tempi c'era ancora abbastanza inesperienza, ormai adesso sappiamo come muoverci.
Com'è il rapporto con il vicinato?
E' un problema reale. Soprattutto in via Medici, abbiamo avuto un periodo in cui abbiamo fronteggiato tipo 18 ispezioni in 6 mesi, e il problema non era tanto l'essere in regola, avevamo tutti i documenti a posto…, ma la tranquillità nel fare il proprio lavoro.. All'OB le "rotture" vanno ad ondate, prima le riunioni in cui si va d'amore e d'accordo, poi però basta un concerto per fare riscoppiare un casino.
L' OB è un successo replicabile?
Ora c'è molta più concorrenza rispetto a quando abbiamo cominciato. Al vedere il successo di OB, consentimi di dirlo, molti si sono accodati.
Consigli per chi volesse intraprendere questo percorso?
E' difficile.. fra le cose da tenere sicuramente in conto l'importante è non dare tutto per scontato, non è una magia, ci vogliono idee precise e chiare il più possibile dall'inizio.
Con una bacchetta magica.. che faresti?
Hmmm… Una cucina funzionale, bella come quella di via Medici, che ci permetta la tavola calda, importante non tanto come rendita ma come servizio in più.
Grazie Luca, buon lavoro e buona fortuna per tutto.
Anche a te!